Via Fornaci - GRAVINAOGGI

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Via Fornaci

Città e territorio
I Figuli a Gravina modellavano l'argilla, via Fornaci ci ricorda la nostra storia
Fu Intitolata una via a Gravina, Via Fornaci, da via San Sebastiano a via Quarto, a ricordo della nostra storia. Via Fornaci infatti, toponimo per indicare il quartiere sorto tra il sec. XVI e XVII, ove esercitavano botteghe di vasi e ceramisti. Il quartiere ha origini sicuramente medioevale, perché il toponimo, ancora esistente "via Figuli", dimostra che il termine è di derivazione latina e fu coniato intorno al XIII - XIV sec. quando un quartiere rupestre esisteva intorno alla chiesa di San Vito Vecchio. Pertanto prima di essere nominato Fornaci si chiamò "Figuli". L'insediamento, in quel luogo, dei vasi scaturì da una esigenza molto pratica e semplice: il reperimento dell'argilla dal luogo più immediato, più vicino, che era la collina di Pendino-San Girolamo (u P'nnin), a brevissima distanza dal luogo di lavorazione e cottura. A Gravina, quindi, c'erano antichi artigiani della terracotta, i Figuli, che modellavano l'argilla con un movimento lento e ritmato, creando dalla materia informe degli oggetti unici. E' interessante, attraverso la toponomastica locale, scoprire l' arte e i mestieri della città di Gravina. La storia dei Figuli è storia che ci appartiene. Quella dei Fìguli, dei vasai, di coloro che continuano a lavorare la creta, l'argilla, con tecniche vecchie di secoli. Via Fornaci ci ricorda sicuramente quel vecchio artigiano curvo sul suo arnese a pedale che faceva girare vorticosamente la massa d'argilla che, man mano, sotto le sue sapienti dita, prendeva forma, diventava un oggetto quasi con un' anima, mentre lo plasmava, lentamente, quasi accarezzandolo. Il tutto in un silenzio, rotto soltanto dal ritmico movimento del pedale del telaio mosso con perizia dal maestro artigiano. Quanta storia da scoprire attraverso gli antichi mestieri. Il vasaio a Gravina, quell'arte della terracotta richiama alla mente atmosfere ed ambienti perduti o dimenticati.
Michele Gismundo
Fedele Raguso - Marisa D'Agostino, "In Gravina per le vie", Lito Pubblicità & Stampa, Bari 1984
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