Non ci sono solo il Salento e il Gargano in Puglia, c’è un terzo polo turistico

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Non ci sono solo il Salento e il Gargano in Puglia, c’è un terzo polo turistico

Città e territorio
“Non ci sono solo il Salento e il Gargano in Puglia, c’è un terzo polo turistico che andrebbe creato e valorizzato ed è tutta l’Area Metropolitana di Bari”. Ne è convinto Oronzo Rifino, coordinatore Assoturismo della Confesercenti Metropolitana di Bari.
Rifino, qual è l’idea che come Confesercenti state portando avanti?
Il turismo come motore dello sviluppo che, insieme al settore imprenditoriale, è in grado di tradursi in economia per i territori e le comunità come fattore di distribuzione di reddito e opportunità. La città non può essere la sola metafora della conoscenza, luogo privilegiato del sapere. Lo sono invece e insieme i territori con le loro specificità e identità diffuse. Per questo non possiamo limitarci a raccontare solo una porzione limitata della nostra Puglia. La Puglia turistica non può essere oggi delimitata solo nel Salento e nel Gargano. C’è bisogno della creazione e della valorizzazione di un terzo polo turistico che integri la Puglia nella sua offerta in una visione d’insieme. Il terzo polo del turismo nella Puglia centrale può rappresentare un terzo polo turistico per le qualità che ha in termini di territorio, paesaggio, città e comunità con le proprie tradizioni, con i prodotti tipici dell’enogastronomia.
Cosa occorre per mettere in moto questa nuova sfida?
Occorre mettere in connessione e sviluppare azioni di promo comunicazione. Immaginiamo ad un territorio che va da Andria ad Alberobello, dove vi sono due siti Unesco ampiamente conosciuti come Castel del Monte e i Trulli, facilmente collegabile con il sito Unesco “Sassi di Matera” che intercetta già ora enormi flussi turistici, in qualità di Capitale Europea della Cultura 2019 Insomma, la Murgia del nord barese che si allaccia alla Basilicata.
Esatto. Nella fascia murgiana si incontra una Puglia che ha una offerta straordinaria di beni culturali, si pensi alla Puglia dei Peuceti, naturali e ambientali, come il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, e di strutture ricettive e di accoglienza di indubbio rilievo. Né può immaginarsi una proposta di organizzazione di territorio che segna l’offerta nella sua longitudine seguendo gli assi viari e infrastrutturali nazionali che individuano solo percorsi paralleli alla costa o alla Murgia, mentre è utile individuare percorsi ad asta che collegano le aree interne alla costa, per valorizzare questo importante rapporto fra terra e mare.
I punti di forza di questo territorio quali sono?
Le aree interne della Puglia centrale rappresentano storicamente città e comunità ricche di tradizione, produzioni locali agricole e industriali, beni culturali e naturali di indubbia bellezza sui quali investire 365 giorni all’anno. Insomma un mondo rurale che è paesaggio, agro-industria, archeologia e architettura di tradizione, ricco di valori e di attrattori. Un mondo che trova nel Parco della Alta Murgia e del Parco delle Gravine due sistemi di protezione e valorizzazione da mettere nel circuito dell’offerta di territorio
Peraltro con percorsi turistici alternativi e ancora poco battuti dai grandi flussi?
Certo. Pensiamo, ad esempio, al territorio che da Gravina, Altamura, Santeramo, Ruvo, possa arrivare sino a Molfetta e Trani, mettendo in collegamento dunque gravine, puli e la costa, cosi come si può proporre un collegamento per via centrale nella direttrice verso Taranto sull’asse Bari, Acquaviva, Gioia del Colle (Museo archeologico nazionale e monte Sannace) che può collegarsi a Taranto (Museo Marta). Altro percorso proposto è quello che può collegare a sud Alberobello, Castellana, Monopoli e Polignano a Mare. Ma il pezzo forte è il collegamento con Matera; qui c’è un territorio unico, ricco di storia, di tradizioni, di gastronomia tipica. Pensiamo che questo territorio possa divenire una meta turistica anche dopo Matera 2019, quando, cioè, si saranno spenti i riflettori sugli eventi legati alla Capitale della cultura.
Quindi, in sostanza, la proposta della Confesercenti Metropolitana Terra di Bari qual è?
Mettere a disposizione il suo sistema di imprese con proposte precise sui territori e partecipare ai tavoli istituzionali, nelle sedi stabilite, per dare il suo contributo organizzato attraverso l’ASSOTURISMO che racchiude tutti i settori imprenditoriali di pertinenza, ovvero Agenzie di Viaggi, Hotel, Ospitalità diffusa (B&B, affittacamere, alberghi diffusi, Ostelli ecc.), Balneari, Campeggi e Villaggi, Centri Benessere, Guide turistiche, Navigatori turistici, Operatori Commerciali di Stazioni, Animatori turistici, Noleggio auto e autobus, Dancing e Discoteche. La Confesercenti pone tutta la sua organizzazione al servizio del territorio e non a caso si è fatta carico di promuovere le strutture ricettive, le proposte turistiche in alcune importanti fiere turistiche. Dal 10 al 12 ottobre, infine, sarà presente all’importante kermesse fieristica di Rimini, il TTG ove oltre 60.000 operatori turistici si incontrano per scambiarsi proposte, idee, tendenze, nuove mete. Infatti, nel grande stand dell’Assoturismo, sarà presente con uno spazio dedicato al progetto “TERRA DI BARI” per promuovere il territorio e le sue imprese.
Un invito alle imprese turistiche, quindi?
Le imprese turistiche, le strutture ricettive, gli operatori del settore interessati, possono contattarmi per inserirsi nella rete e farsi promozione, con costi accessibili e la certezza di una visibilità che altrimenti fatto in proprio non avrebbe lo stesso risultato.

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