Follia delle solitudini - GRAVINAOGGI

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Follia delle solitudini

Politica e cultura
Com’è triste, nei momenti di solitudine, dire ad un amico: “… perché non vieni a trovarmi? … sono solo, fatti vedere per piacere”.
E’ un triste ricatto!
Il telefono non squilla mai.
Il citofono … quasi sempre muto.
Nessuna speranza, dimenticato!

Molti anni fa, ero in America, a New York. Per alcuni giorni mi recavo a celebrare la Santa Messa in una “Casa di Riposo”, con strutture modernissime, con assistenza di avanguardia. Una villa sontuosa!
Eppure, incontrando gli ospiti anziani e malati, scoprii in loro l’amarezza ed il pianto di chi non ha nessuno.
Persone sole ed isolate, in un deserto di sentimenti.

Quel famoso teologo dell’800, il Cardinale Newman, fece incidere sulla porta di casa queste parole:
“BENEDIZIONE AGLI AMICI
CHE, SENZA ESSERE CHIAMATI,
SENZA ESSERE SPERATI,
SONO PERO’ VENUTI ALLA MIA PORTA”.
Mons. Carlo Caputo
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