Dio è vicino alle porte. Viene come un abbraccio
Politica e cultura
						 
						Fico Maledetto, Miniatura tratta dal 'Leggendario
						Sforza-Savoia' (Milano, 1476), Biblioteca Reale, Torino.
In quei giorni, il sole si oscurerà, la luna si spegnerà, le
						stelle cadranno dal cielo... L'universo è fragile nella sua grande bellezza, ma
						“quei giorni” sono questi giorni, questo mondo si oscura con le sue 35 guerre
						in corso, la terra si spegne avvelenata, sterminate carovane umane migrano
						attraverso mari e deserti... Ti sembra un mondo che affonda, che va alla
						deriva? Guarda meglio, guarda più a fondo: è un mondo che va alla rinascita.
						
						Gesù ama la speranza, non la paura: dalla pianta di fico
						imparate: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete
						che l'estate è vicina. Gesù ci porta alla scuola delle piante, perché le leggi
						dello spirito e le leggi profonde della realtà coincidono.
						
						Ogni germoglio assicura che la vita vince sulla morte.
						
						Imparate dalla sapienza degli alberi: quando il ramo si fa
						tenero... l'intenerirsi del ramo neppure lo immagini in inverno; il suo ammorbidirsi
						per la linfa che riprende a gonfiare i piccoli canali è una sorpresa, e uno
						stupore antico. Le cose più belle non vanno cercate, vanno attese. Come la
						primavera. E spuntano le foglie, e tu non puoi farci nulla; forse però sì:
						contemplare e custodire.
						
						Allora voi capite che l'estate è vicina. In realtà le gemme
						indicano la primavera, che però in Palestina è brevissima, pochi giorni ed è
						subito estate. Così anche voi sappiate che egli è vicino, alle porte. Dio è
						vicino, è qui; bello, vitale e nuovo come la primavera del cosmo.
						
						Da una gemma imparate il futuro di Dio: che sta alla porta,
						e bussa; viene non come un dito puntato, ma come un abbraccio, un germogliare
						umile di vita. «Il mondo tutto è una realtà germinante» (R. Guardini).
						
						Allora mi sento come una nave, che non è più in ansia per la
						rotta da seguire, perché sopra di essa soffia un Vento di cielo, e la lampada
						della Parola è accesa sulla prua della nave.
						
						Passano il sole e la luna, che sono l'orologio
						dell'universo, si sbriciola la terra, ma le mie parole no, sono un sole che non
						tramonterà mai dagli orizzonti della storia, dal cuore dell'uomo.
						
						Siamo una generazione lamentosa, che non sa più ringraziare,
						che ha dissipato i profeti e i poeti, gli innamorati e i buoni. E invece essi
						sono la parabola, il germoglio, ramo di fico o di mandorlo del mondo salvato.
						Lo sono qui e ora, sulla terra intera e dentro la mia stessa casa, come
						germogli buoni, imbevuti di cielo, intrisi di Dio. Chi mi vuole bene è lampada
						ai miei passi.
						
						Guardali bene, una goccia di luce è impigliata in ogni ruga,
						un grammo di primavera e di futuro ha messo radici in ogni volto. La fede mi
						ripete che Dio è alle porte, è vicino, è qui, è in loro. «Ognuno un proprio
						momento di Dio» (D. M. Turoldo).
Ermes Ronchi novena.it