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“Lezioni di musica fin da bambini. Un investimento per il cervello”

Politica e cultura


Familiarizzare col pentagramma in gioventù aiuterebbe la mente a invecchiare meglio. Imparare a suonare uno strumento musicale da bambini potrebbe portare qualche vantaggio in più. Basterebbero infatti anche pochi anni trascorsi a studiare note, diesis e bemolle in giovane età, per garantirsi un cervello più in salute da anziani, almeno secondo quanto afferma una ricerca della neurobiologa Nina Kraus. Più anni un bambino ha passato a dilettarsi con uno strumento, tanto più ne beneficerà la sua mente adulta. La velocità con cui il cervello elabora e discrimina i suoni è una delle prime abilità a essere intaccata dall'invecchiamento e riuscire a contrastare questo processo potrebbe migliorare molto la vita degli anziani, conclude l'esperta. Un cervello allenato alla musica presenta un più alto grado di connettività neuronale ed è in grado di elaborare meglio gli stimoli provenienti contemporaneamente da sensi diversi. L'argomento certamente va approfondito con altre ricerche, ma quanto scoperto finora lascia presupporre che lo studio di uno strumento musicale possa influenzare profondamente il cervello al punto che potrebbe rivelarsi utile anche nel trattare i disturbi cognitivi e dell'apprendimento, oltre a essere, in giovane età, un prezioso investimento per la salute futura della mente.

Aggiungiamo noi che studiare musica aiuta i ragazzi in età evolutiva a capire e comprendere la funzione delle regole nella convivenza civile. Inoltre, chi studia musica in età giovanile non sarà mai un drogato domani. E non è poca cosa. Riflettere su questi argomenti è una operazione culturale importante, specie per i genitori e il mondo della scuola, spesso assenti e distratti nell'individuare strategie di crescita armonica della personalità del giovane in età scolastica. Qualsiasi intervento economico, anche di natura pubblica, è sempre apprezzabile nel settore delle arti. E nella musica assume una importanza sempre più significativa.
23 agosto 2014.
La redazione


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