Menu principale:
Città e Territorio
1. Il centro storico è ricco di monumenti e chiese di alto valore, a partire dalla Cattedrale, che costruita in epoca normanna (1069) in stile romanico, fu completamente rifatta dopo il terremoto del 1476 in forme rinascimentali e arricchita con altari marmorei policromi nel '700; la seicentesca Chiesa di S. Maria del Suffragio detta del Purgatorio - nata come cappella funeraria della famiglia Orsini (1649-1654) con il portale ornato da cartigli di stucco, realizzati nel '700, con motivo del teschio e frasi ammonitive - ha all'interno pregiati altari policromi e la "Madonna del Suffragio" dipinta da Francesco Guarini intorno al1651 con splendida cornice settecentesca. Originale anche la Chiesa della Madonna delle Grazie (1602), con la facciata barocca, tre torri merlate che incorniciano i portali e un'aquila con le ali spiegate che ingloba il rosone e rappresenta lo stemma del vescovo di Gravina: Vincenzo Giustiniani da Chio.
2. La Biblioteca Capitolare Finia, ristrutturata e riaperta a settembre 2012, è la più antica in Puglia, fondata nel 1686 dal Cardinale Vincenzo Maria Orsini, divenuto nel 1724 Papa Benedetto XIII, come luogo per la formazione culturale e teologica del clero. Si affaccia su piazza Notar Domenico e lateralmente su Piazza Benedetto XIII, è simile a uno scriptorium medievale, molto luminoso con ampie vetrate perimetrali e una splendida volta a padiglione lunettata. Sul frontone sopra il portale c'è l'originale orologio seicentesco con quadrante impreziosito, successivamente, con i ritratti di Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi. Conserva oltre 15000 volumi di grande valore, tra cui12 incunaboli, 430 edizioni del XVI secolo, oltre 8000 del '600, '700 e dei primi trent'anni dell'Ottocento e poi monografie successive al 1830, spartiti di musica sacra e profana.
3. La Chiesa Rupestre di San Michele delle Grotte, un vero capolavoro scavato nel tufo intorno all'anno 1000, è la prima Cattedrale di Gravina. All'interno, in absidi appena abbozzate, si vedono tracce affrescate di un Cristo Pantocratore e Santi. Sugli altari di epoche successive ci sono le statue di San Michele, degli Arcangeli Gabriele e Raffaele. S. Maria degli Angeli è una chiesa di origine basiliana nella roccia risalente alla prima metà dell'XI secolo, ha all'interno un'abside centrale rialzata con altare monolitico e resti dell'iconostasi del "Cristo Pantocratore" nel catino, oltre al complesso di sette sepolture "a logette".San Basilio si trova nel rione Piaggio, il più antico di Gravina insieme a Fondovico, ha quattro navate divise da colonne irregolari e un altare con un'icona della Beata Maria Vergine con Bambino fra Angeli, vescovi e santi. La Madonna della Stella, scavata nel tufo sul ciglio della Gravina, deriva il nome da un'antica immagine che raffigurava la Madonna con manto azzurro e una stella cometa argentata su di esso. La si raggiunge percorrendo il ponte settecentesco, simbolo di Gravina, che collega le due sponde del burrone e un tempo era viadotto- acquedotto per approvvigionare di acqua una parte della città. Il complesso delle Sette Camere, nel rione Fondovico, sul versante ovest della gravina, ha sette stanze comunicanti su 3 livelli, collegate tramite scalini, tra cui quella che ospita una cisterna molto profonda e quella esterna annessa al complesso, con una croce latina ricavata nella roccia, forse una piccola chiesa.
4. Il vicino colle di Botromagno o Petra-Magna, lungo il costone occidentale della gravina ospita un Parco Archeologico di 450 ettari, con tracce di insediamenti preistorici risalenti all'età del Bronzo e nuclei abitativi del IV secolo a.C. Ancora non visitabile.
5. La Cripta di San Vito Vecchio è stata ricostruita al piano terra del Museo Santomasi Pomarici e accoglie gli affreschi del XII - XIII secolo d.C., staccati dalla sede originaria in via Fornaci nel 1958 e restaurati a cura dell'Istituto Centrale del Restauro di Roma, poi applicati in un ambiente creato ad hoc. Domina nell'abside la gigantesca figura del Cristo Pantocratore assiso in trono e sorretto da quattro angeli. Sulle pareti di sinistra e destra sono collocati, in una sequenza di piccole arcate, le figure dei Santi e la Vergine seduta in trono con bambino benedicente.
6. Imperdibile una visita al Museo Ettore Pomarici Santomasi, con reperti archeologici (oltre 2000) dalla Preistoria al Medioevo, come i vasi dell'area di Botromagno (VII- III sec. a.C.); un'importante sezione numismatica con oltre 1600 monete; la biblioteca e l'archivio storico con più di 40000 volumi e un fondo antico raro e di pregio; la mostra di armi e uniformi dal 1832 alla Prima Guerra Mondiale; quella di abiti d'epoca dal '600 all'800 (come il vestito da ballo dei primi anni dell'800, stile impero in tulle bianco con ricami a racemi in oro lamellare); la pinacoteca con 263 tele, tra cui quelle seicentesche di Francesco Guarini, il San Sebastiano di Ludovico Carracci del 1599 e gli ovali con le Allegorie dei quattro Continenti, attribuibili a Saverio Persico; la sezione con le maioliche di Castelli e di fabbricazione locale. Da visitare anche l'appartamento della famiglia Pomarici Santomasi, con sette sale, tra cui il ricco salone con mobili del '700, la camera da letto con cassettoni del '600 intarsiati, il salone di rappresentanza con il soffitto a cassettoni e la cappella con altare ligneo del '700. A piano terra due carrozze d'epoca e l'ingresso agli affreschi della ricostruita chiesa rupestre di S. Vito Vecchio (www.fondazionesantomasi.it).
7. Gravina Sotterranea: sotto il centro storico della città c'è un mondo segreto fatto di cunicoli, cantine, chiese rupestri, granai, forni seicenteschi, che è possibile visitare grazie ai percorsi di Gravina Sotterranea. Partenza da via Meucci 10 e durata da 45 a 90 minuti (www.gravinasotterranea.it).
8. È sede del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, tra i più estesi d'Italia con i suoi 68.000 ettari, un paesaggio suggestivo di basse colline carsiche, che si alternano a prati e pascoli, ricchi di oltre 1.500 specie di erbe spontanee e di uccelli, come il Falco Grillaio. Rappresenta per Gravina un presidio importante per la promozione di attività di educazione ambientale e un veicolo di promozione turistica. Il Parco offre l'opportunità di valorizzare i prodotti agroalimentari del territorio e di sviluppare un turismo sostenibile legato a un paesaggio unico e itinerari naturalistici interessanti (www.parcoaltamurgia.gov.it).
9. Raduno Internazionale dei Cortei Storici Medievali, il terzo weekend di settembre: arrivano in città le più belle compagnie dei cortei medievali da tutto il mondo con sfilate in costume, bande, rievocazioni storiche, tornei, duelli, dimostrazioni d'armi e spettacoli.
10. Enogastronomia: famosa per il fungo cardoncello, che si degusta in molteplici ricette, Gravina vale una visita per assaggiare e acquistare prodotti come il pallone di Gravina (formaggio semiduro di pasta cruda filata ), il vino Gravina Doc, gli squisiti rosoli di erbe spontanee dell'Alta Murgia, la focaccia condita con olio extravergine e pomodorini, i sasanidd (dolce tipico con vincotto, cannella, chiodi di garofano e cioccolato).
Gravina in Puglia:
Info: Iat Gravina, via Matteotti ang. Largo Plebiscito, t/f: 0803269065 - 3331030365, www.iatgravina.it
UFFICIO STAMPA: MP COMUNICA, tel. 329.1273493, 347.2485922, press@mpcomunica.it