Gravina nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente
Palazzo di Città
Non un semplice registro informatico, ma un sistema integrato in grado di offrire ai cittadini una maggiore efficienza nella fruizione dei servizi anagrafici.
È l’Anagrafe nazionale della popolazione residente, la banca dati nazionale delle anagrafi comunali istituita dal Ministero dell’Interno, nella quale il Comune di Gravina in Puglia subentrerà a partire dal 3 Luglio prossimo: in essa confluiranno sia l’Anagrafe della popolazione residente sia l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Un passo importante, se sol si considera che il Municipio gravinese sarà tra i primi Comuni pugliesi (il secondo nell’Area Metropolitana barese, il quarto di tutta la regione) ad aderire all’Anpr, andando ad aggiungersi ai 249 Comuni italiani (su un totale di 8.000) che fin qui hanno già proceduto in tal senso. «Insomma – commenta il sindaco Alesio Valente – insieme a pochi altri enti virtuosi saremo da apripista in Puglia in questo campo: una novità essenziale che rivoluzionerà i servizi anagrafici, garantendo maggior efficienza e tempestività». Un traguardo importante, tagliato «grazie all’impegno dell’amministrazione comunale ed in particolare del Servizio demografico, alla cui responsabile Raffaella Vignola ed ai suoi collaboratori va il ringraziamento pubblico per il lavoro svolto, superando anche le difficoltà legate all’oggettiva carenza di personale in un settore nevralgico». E proprio Raffaella Vignola illustra le principali caratteristiche del nuovo sistema, che consentirà di evitare duplicazioni di comunicazione con le pubbliche amministrazioni, assicurando maggior certezza e qualità al dato anagrafico e semplificando le operazioni di cambio residenza, emigrazioni, immigrazioni, censimenti e molto altro ancora. «Il nostro cammino – spiega Vignola – è iniziato nell’autunno del 2017. In sinergia con la “Datamanagement” abbiamo portato a compimento i test di subentro e trepresubentri, al fine di eliminare le anomalie e bonificare dagli errori bloccanti le banche dati dell’anagrafe». Nello specifico, si è provveduto – tra l’altro – alla correzione dei codici fiscali, congiuntamente all’Agenzia delle entrate, ed alla verifica di nomi e cognomi mediante contestuale controllo dei registri degli atti di nascita, oltre che al vaglio dei codici catastali. Infine il censimento degli utenti, seguito dalla validazione del Ministero.
Tutto pronto, dunque. «Da martedì prossimo – sottolinea ancora Raffaella Vignola – i cittadini e la stessa pubblica amministrazione potranno avvalersi di un miglior servizio». Qualche esempio: «L’utilizzo di una banca dati nazionale consentirà la certificazione dei dati di un cittadino in qualsiasi Comune». E ancora: «Il procedimento anagrafico di trasferimento di residenza sarà semplificato. Ed al momento del cambio di residenza non sarà più necessario registrare la targa dei veicoli e il numero della patente dei soggetti interessati: la Motorizzazione riceverà direttamente la notifica del cambiamento ed invierà direttamente al nuovo indirizzo i contrassegni da apporre sulla carta di circolazione di ciascun veicolo».
Un ulteriore, essenziale passo in direzione della creazione del Sistema informativo della PA, col Comune gravinese che dopo aver attivato la piattaforma per la carta d’identità elettronica, Spid, PagoPA e FatturaPA, iscrive adesso il proprio nome anche nell’Anpr. Ed anche per cittadini ed imprese gravinesi – come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale - sarà ora possibile godere del domicilio digitale: tutte le notificazioni e comunicazioni della pubblica amministrazione arriveranno direttamente sulla casella di posta elettronica certificata.
Niente più file, stop alle carte: obiettivo raggiunto.