Tari: nessun aumento

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Tari: nessun aumento

Palazzo di Città
Non è dovuto ad aumenti il maggior importo delle prime due rate della Tari per l’anno 2019 rispetto alle prime due rate pagate nel 2018.
La precisazione, in risposta alle voci infondate diffuse negli ultimi giorni sui social, arriva dagli assessorati al bilancio ed all’igiene urbana, guidati rispettivamente da Felice Lafabiana e Paolo Calculli. «Nel 2018 – si spiega – l’adeguamento dei costi del servizio, intervenuto dopo l’emissione dei bollettini delle prime due rate, fu riversato interamente sulla terza rata, col risultato di avere due rate relativamente più leggere ed una terza più pesante. Con riferimento al 2019 le prime due rate sembrano più gravose, poiché esse sono calcolate sui costi dell’intero 2018, ma in realtà, al momento del pagamento della terza rata, si potrà verificare come complessivamente il tributo sia rimasto invariato». Anche perché, si aggiunge, «la delibera che fissa l’incidenza delle tariffe e delle loro aliquote, dunque anche eventuali aumenti o riduzioni, va deliberata entro Marzo e sin qui non è stata ancora adottata». Comunque, si sottolinea, non sono previsti ritocchi all’insù: «Come già annunciato nelle settimane passate, si farà di tutto non solo per lasciare invariata la Tari sui livelli del 2018, ma per quanto possibile si cercherà di procedere ad una sua almeno minima riduzione: grazie alle buone percentuali di differenziata fatte registrare da Gravina, ormai in media mensilmente superiori al 67%, è stato possibile ottenere dalla Regione uno sconto sull’ecotassa, in parte investito per una maggiore efficienza del servizio ed una sua estensione ad aree che ne erano sprovviste». Ma buone notizie sono giunte anche da altri fronti: «Dalla vendita di plastica, vetro, carta e cartone raccolti nel secondo semestre 2018 – si fa sapere ancora dagli assessorati al bilancio ed all’igiene urbana - sono stati incassati all’incirca 70.000 euro. Altre decine di migliaia di euro verranno grazie agli accertamenti che hanno consentito di individuare in pochi mesi centinaia di evasori, consentendo così di allargare la platea dei contribuenti e guardare con fiducia alla possibilità che gli aumenti della Tari non solo abbiano finalmente fine, ma inizi anzi un percorso inverso, virtuoso e positivo per i cittadini anche dal punto di vista economico, oltre che ambientale».
                                                                                Ufficio Stampa
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