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Pasquale Vitucci

Città e Territorio


Pasquale ci ha lasciato il 9 giugno 2012. E' stato un uomo semplice, un uomo che ha sempre posto a se stesso come obbiettivo di vita la volontà di "farcela da solo", anche per la sua famiglia, obbiettivo a cui si accompagnava il suo non comune senso del dovere e dell'onestà, le sue indiscusse capacità pratiche ed intellettuali, la sua cultura ed eccellente intelligenza.
Appassionato, senza timore di smentita, innamorato del suo lavoro, della "sua Banca", disponibile e felice di accettare, quando gli furono affidati, l'incarico di tutor per la formazione del personale di giovani colleghi presso le sedi bancarie del territorio e la collaborazione alla istituzione e dell'Ufficio Risorse del Personale ad Altamura.
Tutto il suo impegno non si esauriva però meramente nella sua professione, che pure ha occupato gran parte della sua vita.
Tanti i suoi interessi: l'amore per la Storia, soprattutto locale, l'Archeologia, la sua attività di Consigliere e di Amministratore per diversi anni, presso la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, dall'anno 2000; ricercatore di documenti inediti dell'Archivio Storico; commentatore di manoscritti; autore di molte ricerche storiche e studi statistici ed economici.
Nei momenti "bui" della vita e sopravvivenza della Fondazione, anni '70 -'80, Pasquale ha sempre lavorato, come cittadino, in anonimato, mai per un tornaconto personale o per gloria: ricordiamo ad esempio l'iniziativa per la salvaguardia dell'Ente; lo scongiurato tentativo di vendita dell'Immobile in Via Museo 15; la formulazione del nuovo Statuto, insieme al Commissario str. Prof. Angelo Amodio, e l'impegno per la sua approvazione urgente presso la Regione Puglia; si prodigò e fece arrivare nel 1994, in favore dell'Ente, un ingente contributo di 60 milioni di vecchie lire, a fondo perduto, garantendo in prima persona con una relazione magistrale presso la Banca Popolare della Murgia.
La sua oratoria e la sua cultura gli hanno permesso, giorno dopo giorno, di diventare un punto di riferimento per la nostra Città. Ha presenziato e, negli anni, curato oltre 200 conferenze; organizzato convegni con illustri relatori; recensito e presentato molti scritti di autori locali; intervenuto in diversi dibattiti e convegni interregionali.
Si è battuto tenacemente per l'istituzione del Museo Civico Archeologico nella nostra Città.
Il suo motto era "La storia come pensiero e come azione". Sosteneva spesso che la "cultura storica", specialmente quando elaborata e promossa, sta in rapporto al bisogno generale di mantenere ed accrescere la vita civile ed attiva dell'umana società.
Era suo convincimento, espresso in molte relazioni, che senza la memoria del proprio passato, senza la conoscenza delle proprie radici, della propria Storia, non fosse possibile costruire un qualsiasi futuro solido e propositivo.
E' stato un instancabile studioso delle opere del Cardinale Orsini, futuro Papa Benedetto XIII, attento conoscitore ed ammiratore del benemerito Ettore Pomarici Santomasi, co-autore del gemellaggio tra la Scuola Media Pomarici Santomasi e la Fondazione stessa.
Lo ha, inoltre, appassionato lo studio di alcune delle gemme della sua amata Gravina, dalla Torre dell'Orologio al Convento di San Sebastiano, alla storica Fiera di San Giorgio, oggetto, quest'ultima, di approfondimento e di svariati convegni locali, atti a proporre suggerimenti per la costituzione dell'Ente Fiera.
I suoi studi erano rivolti anche allo sviluppo "turistico culturale" del nostro territorio, per la valorizzazione di tutte le risorse territoriali. A tal proposito il 15 settembre 2003, nell'aula "Aldo Moro" Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Bari, partecipò con un brillante intervento al Convegno dell'Istituto Ricerca Formazione Scuola, sul tema "Alta formazione e ricerca - Crescita economica e sbocchi occupazionali".
I concetti che sviluppò possono essere così sintetizzati: "Il turismo culturale è un filo ideale che lega, come perle, capolavori del genio artistico umano, siano essi siti o opere d'arte".
Più volte ha collaborato con le Istituzioni Scolastiche di Gravina, Altamura, Santeramo, Toritto e Bari, dalle elementari alle medie superiori. Per la sua competenza e la sua innata capacità di sapersi rapportare ai giovani con estrema facilità, aveva riscontrato grande successo, proponendo anche argomenti apparentemente ostici, quali l'Economia, l'Etica e lo Sviluppo Sociale.
E' stato uno dei pionieri della pallacanestro Gravinese, atleta, prima, ed istruttore impegnato ed entusiasta trascinatore di giovani, poi. Un gruppo di amici che hanno condiviso la grande passione del Basket con Pasquale, il 9 luglio 2012 in occasione del trigesimo, hanno donato alla New Basket Gravina un defibrillatore "per ricordare Pasquale Vitucci e credendo ancora che lo sport sia maestro di vita".
Le massime attestazioni di stima verso Pasquale sono state sostegno morale ed affettivo per tutta la sua famiglia, che ringrazia tutti di cuore, nel convincimento che la sua vita abbia lasciato un seme proficuo, che certamente alimenterà altre menti, altri cuori.
"Tutti cercano di fare grandi cose e non si accorgono che la vita è fatta di piccole cose". Clark Frank.
Grazie Pasquale, e per questo sei stato grande!
La Tua famiglia

Sala lettura "Pasquale Vitucci"
Intervento di Marco Sallicati

Gentili
Signore e Signori e Autorità presenti, Buonasera.
Così iniziava Pasquale Vitucci le Sue numerose ed interessanti relazioni culturali per la maggior parte svolte presso la Fondazione, sempre con garbo e gentilezza, doti di un grande uomo di Cultura e nello stesso modo inizio anch'io questa magnifica serata.
Esprimo profonda gratitudine ad Adele che ha fortemente voluto che io ricordassi in questa occasione la figura, per me carismatica, del carissimo e mai dimenticato Pasquale e naturalmente ringrazio vivamente anche il Presidente e tutto il Consiglio di Amministrazione dell'Ente. Ho apprezzato molto volentieri la decisione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" di intitolare la Sala di lettura della Biblioteca a Pasquale Vitucci. Ho conosciuto Pasquale verso la fine degli anni '70 ed è subito nata un'amicizia sincera ed una stima reciproca, durata sino allo scorso anno. Pasquale si avvicinò alla Fondazione quasi in punta di piedi. In quegli anni la Fondazione versava in brutte acque, in una crisi profonda non solo economica ma anche strutturale. Con Lui ed altri gravinesi nel 1983 fu costituita l'Associazione culturale "Amici della Fondazione", con la Presidenza del Prof. Angelo Amodio, altra figura esemplare che mi piace qui ricordare, anche per le funzioni da Lui svolte in seguito come Commissario della stessa Fondazione, nominato dalla Regione Puglia.
Il prof. Amodio trovò in Pasquale un valido e competente "consulente", che conscio delle funzioni culturali e sociali dell'Ente non lesinò tempo e volontà nel cercare di risolvere il problema annoso delle risorse economiche dell'Ente, trovando nel Dott. Raffaele D'Ecclesiis, Presidente dell'allora Banca Popolare un valido punto di riferimento. La posta in gioco era salvare la forma e la sostanza dei motivi che portarono Ettore Pomarici Santomasi, benefattore della Città, a destinare mobili ed immobili alla fruizione pubblica tramite l'Istituzione di una fondazione preposta allo sviluppo economico e culturale di Gravina. Da "ricercatore" attento, Pasquale sapeva che la Banca Cooperativa Agraria nei primi del Novecento era stata aiutata finanziariamente da Ettore: così nella congiuntura degli anni '80 era la Banca Popolare ad essere sollecitata ad intervenire per alleviare economicamente le sorti della Fondazione, in attesa della definizione del nuovo assetto giuridico dell'Ente. Pasquale ebbe una parte di rilievo nella stesura del nuovo Statuto e nell'approvazione dello stesso da parte degli Enti preposti: Regione Puglia e Comune di Gravina in Puglia. Il nuovo Statuto, tra l'altro, vincola il Comune di Gravina ad assegnare annualmente alla Fondazione un fondo di dotazione economica. Così il 1993 la Fondazione Pomarici Santomasi finalmente ebbe, dopo circa vent'anni di Commissariamento un Consiglio di Amministrazione.
Dal 1999 sino al 2007, Pasquale divenne Consigliere della Fondazione, come rappresentante eletto dagli eredi della Famiglia Pomarici Santomasi, come da Statuto. Egli collaborò fattivamente anche con il Presidente Mario Terlizzi, creando occasioni di scambi e confronti culturali nella Città di Gravina. Ai primi di Ottobre 2006, dopo la prematura morte di Mario Terlizzi, Pasquale, per volontà unanime dei componenti del Consiglio di Amministrazione dell'epoca, fu nominato Presidente Facente Funzioni sino alla nomina dell'attuale Presidente, il Dott. Agostino Giglio nel febbraio del 2007. Fra le Sue decisioni, come Presidente, ci fu quella di far aderire la Biblioteca della Fondazione all' SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale, il catalogo on line dei volumi in possesso alle Biblioteche aderenti) tramite il Polo Terra di Bari
Grazie a questa adesione, sono stati catalogati ed inseriti nell'Opac Sbn (Oline Public Access Catalogue - Servizio Bibliotecario Nazionale) 4000 volumi antichi (sono considerati antichi i volumi monografici a partire dal 1455 al 1830) e 2000 volumi moderni (sono considerate moderne le pubblicazioni che vanno dal 1831 ad oggi).
Inoltre sono stati catalogati e digitalizzati in SBN i periodici di Gravina ed territorio della Provincia di Bari di fine 800 - inizi '900.
Dal 2007 sino alla Sua prematura scomparsa non è mai mancata la Sua frequentazione presso la Fondazione dando il Suo appassionato contributo in termini di idee e di proposte di ogni tipo.
Fin qui abbiamo tracciato la figura cosiddetta "istituzionale" di Pasquale; ora passiamo alla figura dello studioso e del fine cultore di storia locale. La Biblioteca e Archivio Storico dell'Ente sono stati sempre i punti salienti della sua immensa visione della Cultura, anche per le Sue continue ricerche Storiche sulla Storia di Gravina e gli studi (con relative e numerose conferenze) su Papa Benedetto XIII.
Nella Biblioteca della Fondazione sono presenti, per chi è interessato, i Testi che Lui ha prodotto:
Vitucci Pasquale I Monti frumentari nella politica socio-economica del cardinale Orsini in IV Vedi Gravina: Istituzioni uomini e Cultura, a cura di Fedele Raguso, Marisa D'Agostino, Bari, 1989.
Vitucci Pasquale - Granieri Tobia Politica sociale ed economica, Bari, Adda, 1990
Vitucci Paquale, La Chiesa e il convento di S. Sebastiano a Gravina, in Il Giornale della Murgia, a cura di Archeoclub d'Italia, 1992
Vitucci Pasquale Ipotesi di sviluppo economico. Dalla storia le ragioni della speranza, Gravina in Puglia, Edizione fuori commercio, 1996.
Vitucci Pasquale L'impegno sociale di Fra' Vincenzo Maria Orsini. Una pastorale a prova di tempo, in Benedetto XIII a cura di Saverio Paternoster, Bari, Adda, 2003
La Fondazione ricorda il suo benefattore, Gravina in Puglia 7 dicembre 2003
… per non dimenticare… Gravina in Puglia, Eurografica, 2005
Vitucci, Pasquale Le ragioni di una memoria : 90° Anniversario Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" 1920-2010. Gravina in Puglia : Il Grillo Editore, 2010.
Infine voglio ricordare un episodio del Suo attaccamento alla Biblioteca . Infatti nel 1990, durante i lavori di restauro, vista la necessità di spostare i volumi dalle varie sale a questa Sala di Lettura, Pasquale, si prodigò con tutti noi della Fondazione in questo tipo di lavoro. Indimenticabili in quella occasione ricordiamo la Sua serenità ed il Suo sorriso non disgiunti dalla dignità di una persona di cultura, quale è stato ed è ancora Pasquale.
Abbinare il Suo nome a questa Sala di lettura che da oggi prende il Suo nome ha un duplice significato: da un parte un attestato alla memoria di un Uomo che ha creduto fortemente in questa Città e in questa Fondazione e dall'altra un auspicio che la lettura diventi per le nuove generazioni , come dice Pasquale in un Suo testo un volano per lo sviluppo non solo economico del nostro territorio.
Egregio Presidente, mi conceda, prima di concludere, di lanciare due proposte:
1) istituire annualmente un seminario di studi storici e socio - economici della nostra realtà, che nel ricordo di Pasquale affronti le tematiche del nostro territorio ormai inserito in una dimensione globale, da tenersi in questa Sala di Lettura "Pasquale Vitucci". Si potrebbe, inoltre, associare a questo seminario una borsa di studi, intitolato a Pasquale, per premiare giovani, ricercatori e studiosi che si dedicano a tali problematiche;
2) arricchire (con la gentile e preziosa disponibilità e collaborazione di Adele, Lucia e Rachele) l'Archivio Storico della Fondazione con i documenti che Pasquale ha prodotto e tutt'ora inediti per poter costituire un punto di riferimento per gli studiosi e ricercatori.
Ringrazio Tutti Voi per la cortese e gentile pazienza che mi avete concesso.

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