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Largo Caduti del 15 Luglio 1948

Città e Territorio

Gravina in Puglia Largo Caduti del 15 Luglio 1948


Salendo via Giuseppe Di Vittorio, angolo via Emilio Guida (commissariato di P.S.), notiamo l'intitolazione della piazzetta "Largo Caduti del 15 luglio 1915" ed una lapide a ricordo dei fatti accaduti in Gravina nel secondo dopoguerra per la ricostruzione nella democrazia. Il 14 luglio 1948 a Roma ci fu l'attentato a Palmiro Togliatti, segretario politico nazionale del Partito Comunista Italiano. Davanti a Montecitorio lo studente di destra Antonio Pallante, esplose contro l'uomo politico due colpi di pistola. La CGIL decise uno sciopero generale. Invitò i lavoratori a "difendere la democrazia, la libertà, la Repubblica". Il 15 luglio 1948 a Gravina di Puglia (Bari) i manifestanti invadono il pastificio Divella (difronte la piazzetta). "….la situazione precipita quando il reparto celere, istituito nel dopoguerra dal Ministro Scelba per vigilare sull'ordine pubblico, su ordine del maresciallo dei carabinieri Sangermano, apre il fuoco sui manifestanti e cadono i gravinesi D'Elia Michele, nato a Corato il 06/01/1924, quivi residente, bracciante, il quale muore quel giorno stesso, Schiavino Luigi, nato a Gravina in Puglia il 13/02/1931, bracciante, che decede in Bari il 02/09/1948, Lombardi Vito Nicola, nato a Gravina in Puglia il 23/01/1926, bracciante, deceduto il 16/07/1948 ed un carabiniere Bonavita Antonio, originario di Amantea (CS), di anni ventotto, il quale viene violentemente percosso e trascinato dalla folla inferocita per le vie della città ed, infine, ferito mortalmente ed abbandonato senza vita nei pressi della piazzetta retrostante l'attuale Scuola Media Benedetto XIII" (Delibera di Giunta comunale di Gravina n. 66/2005). Il carabiniere Antonio Bonavita fu insignito della Medaglia d'Argento al Valore Militare dell'Arma dei Carabinieri con la seguente motivazione: "Durante un servizio di Ordine Pubblico a Gravina in Puglia, sebbene fatto segno a fitta sassaiola ed a colpi d'arma da fuoco, rimaneva con saldezza d'animo al posto del dovere per difendere alcuni cittadini che non avevano aderito ad uno sciopero generale indetto su tutto il territorio dello Stato Italiano. Assalito successivamente da folto gruppo di facinorosi che tentavano di disarmarlo, opponeva strenua resistenza fino a che, gravemente ferito da colpo d'arma da fuoco e percosso violentemente al capo, si abbatteva al suolo venendo ancora fatto segno ad altro colpo di arma da fuoco e a nuove violente percosse che lo riducevano in fin di vita, immolando così la giovane vita per tutela dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica". L'amministrazione comunale di Gravina guidata dal sindaco Rino Vendola volle intitolare la piazzetta Largo Caduti del 15 luglio 1948 "….quale monito ai gravinesi ed alle future generazioni per il rispetto della pace e dell'inestimabile valore della vita umana".
(Fonte: Deliberazioni di Giunta n. 66 del 23/06/2005, A.C.G., categoria I, classe 7, deliberazioni di giunta)

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