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Il Giubileo della Misericordia

Politica e cultura

Giubileo della Misericordia


Gesù è il volto della misericordia ("misericordiae vultus" in latino) di Dio e la missione della Chiesa, in modo particolare nel nostro tempo, è annunciare questo incessante amore del Padre per tutti i suoi figli, anche i più fragili, quelli più feriti, chiamando a rispondere al suo abbraccio persino i criminali o i corrotti.
L'apertura coincide con il 50° anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, l'8 dicembre 2015
La conclusione avverrà nella solennità liturgica di Gesù Cristo Signore dell'universo, il 20 novembre 2016.
Un carattere originale di questo Anno Santo consiste nel fatto che non sarà celebrato solo a Roma ma anche in tutte le altre diocesi del mondo. La Porta Santa sarà aperta dal Papa a San Pietro l'8 dicembre, e la domenica successiva nella basilica di San Giovanni in Laterano e in tutte le diocesi del mondo. Sarà cura del vescovo locale aprire una uguale Porta della Misericordia nella cattedrale o con-cattedrale, in una chiesa di particolare significato e anche nei Santuari, dove tanti pellegrini si recano in preghiera.
La misericordia per Papa Bergoglio è il cuore della fede della Chiesa:
"condizione della nostra salvezza"
"parola che rivela il mistero della SS. Trinità"
"atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro"
"legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona"
"via che unisce Dio e l'uomo"
"nucleo del Vangelo e della nostra fede"
"forza che tutto vince".
Per "risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina" occorre riscoprire l'invito a: dare da magiare agli affamati, dare da bere agli assetati, accogliere i forestieri, visitare i carcerati così come consigliare i dubbiosi, consolare gli afflitti, sopportare pazientemente le persone moleste (n.15).
Come per ogni Giubileo sono peculiari il richiamo all'indulgenza (n.22) e il senso del pellegrinaggio verso la Porta Santa a Roma o in altri luoghi, "segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere che richiede impegno e sacrificio". Il pellegrinaggio, quindi, come stimolo alla conversione: "attraversando la Porta santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi" (n. 14).
Un altro tratto peculiare del Giubileo della Misericordia è l'invio per la Quaresima dei "Missionari della Misericordia" (n. 18), sacerdoti a cui papa Francesco darà l'autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica (si tratta di cinque peccati che per la loro gravità possono essere assolti solo dal Papa: profanazione dell'Eucarestia, della violenza fisica contro il Papa, assoluzione da parte del sacerdote di un suo complice, consacrazione di un vescovo senza l'autorizzazione del Papa, violazione del segreto della confessione. L'aborto non è tra questi perché l'assoluzione è riservata al vescovo).
Un aspetto originale riguarda la misericordia come tema comune a Ebrei e Musulmani: "Questo Anno Giubilare vissuto nella misericordia possa favorire l'incontro con queste religioni e con le altre nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione" (n. 23).
In questo Giubileo, l'invito di papa Francesco è: "lasciamoci sorprendere da Dio. Lui non si stanca mai di spalancare la porta del suo cuore per ripetere che ci ama e vuole condividere con noi la sua vita".
Tutte le informazioni sul "Giubileo della Misericordia":
http://www.iubilaeummisericordiae.va/content/gdm/it.html

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