Gravina in Puglia, notizie, storia, cultura,politica,turismo


Vai ai contenuti

Gravina città della Grazia di Dio

Città e Territorio

Gravinaoggi Mons. Giovanni Maria Sanna

Mons. Giovanni Maria Sanna


Leggiamo nel diario del 1929 di S.E. Mons. fra Giovanni Maria Sanna, dei Padri Conventuali Vescovo di Gravina dal 5 novembre 1922 al 1953: "Inaugurano la vita di Comunità le Figlio di Gesù Crocifisso". Il Vescovo si rese subito conto della vera situazione religiosa ed economica della città e senza chiacchiere, passò subito all'aiuto concreto della povera gente. Gravina: città povera, sfruttata da pochi padroni proprietari di terreni. Qualcuno addirittura, agli inizi del 1900, rubò terreni allo stato, spostando le fitte di divisione dei terreni, al mattino prima dell'alba. Uno di questi fu condannato per aver rubato 70 ettari di terreni. Poveri contadini, parecchi ingaggiati "a pane in corpo" senza soldi. Una vita di grande miseria. Nel 1924, per ricordare il secondo secolo della elezione a Sommo Pontefice del nostro concittadino fra Vincenzo Maria Orsini Arcivescovo di Benevento, diede in enfiteusi ai lavoratori che non possedevano nulla, tomoli di terre, nella zona di Petramagna, proprietà della Mensa Vescovile: atto unico nella nostra Italia! Un gruppo di giovanette di donne si presentò al Vescovo e chiese "di vivere in comune onde poter attendere con più agio all'esercizio dell'apostolato....col proposito di voler vivere secondo il Vangelo con perfetto distacco dal mondo e nella pratica della più rigida povertà". Il Vescovo lesse bene la situazione economica di Gravina, "per la durezza degli ambienti e lo squallore dei lavoratori a salario". Le quattro Suore "resero valida testimonianza in Gravina e Irsina alla povertà evangelica abbracciando con tanto entusiasmo, che formava la base del loro Istituto". Vere Suore! "Assistevano a domicilio i tubercolotici e con la parola, l'esempio e l'aiuto concreto di pane ed altro ai rioni più poveri: Fondovito, Piaggio, Civita e via Giardini, nonché la materna assistenza ad Orfanotrofi: maschile a Gravina e femminile ad Irsina; assistenza alla maternità e all'infanzia. Ero piccolo e chierichetto in San Felice, guidato dalla bravissima madre Agnese Graziani. Le Suore avevano una stalla di vacche, che loro accudivano. La mattina e la sera tanti poveri, in fila, dinanzi alla loro porta a prendere latte gratis. Responsabile, una bravissima suora sarda: Suor Vincenzina. Puliva dava da mangiare alle vacche, vigilava di notte e di giorno, una campionessa di umana spiritualità. Durante l'estate la comunità andava nei campi dove si mieteva con la falce. Dopo il lavoro dei proprietari, subentravano le Suore a spigolare e preparare pane per loro e per i poveri. Tutto il lavoro era basato sulla preghiera, sulla recita del Rosario, sui canti mentre lavoravano o nei campi o a cucire. Erano davvero suore-suore, le quali pregavano parlando con Dio, con la Madonna, con i Santi, sotto la guida dell'infaticabile Mons. Sanna. Le suore entravano nelle case con la loro Madonnina pellegrina: un sorriso, una parola, un aiuto, un incoraggiamento, mettevano in pratica il Vangelo, aiutando i poveri di spirito di pane, incoraggiandoli nella loro povertà, calpestata da tanti ricchi, non tutti! Questi, ieri come oggi, con i "loro soldi", comprano tutto e "TUTTI"!
Don Angelo Casino.

Home Page | Città e Territorio | Manifestazioni | Palazzo di Città | Politica e cultura | Cerca - Contatti | Leggi i giornali | Fotogallery | Mappa del sito


Torna ai contenuti | Torna al menu