Gravina in Puglia, notizie, storia, cultura,politica,turismo


Vai ai contenuti

Diocesi e Vescovi di Gravina

Città e Territorio

Gravina in Puglia Rosone della Cattedrale


Gravina conobbe il Cristianesimo sin dalla sua iniziale espansione dalla Terra Santa e fu toccata dalla conversione degli apostoli, che si moltiplicarono dopo quelli della prima generazione. Tobia Stamelluti (1871) nelle sue Opinioni sull'origine di Gravina ricorda che "talune memorie vogliono che S. Oronzio Apostolo della Japigia sia venuto ad evangelizzare gli antichi abitanti di questa contrada; ma vetusta tradizione, come si legge nella S. Visita di un antico vescovo, si fa sapere che fosse stato S. Conio consacrato vescovo della Lucania da S. Pietro e che avesse fondata la prima chiesa sotto il titolo di San Michele Arcangelo in una spelonca incavata nel masso sui greppi del burrone, e fu la prima cattedrale. Altri sostengono che fosse stato S. Pietro stesso, ed è verosimile, perché nel viaggio che fece da Gerusalemme o da Antiochia in Roma, dovette passare necessariamente per questa città..." Tra il IV e VI secolo dopo Cristo si radicarono i culti di San Pietro, San Paolo, Sant'Andrea, San Demetrio, Santo Eustachio, San Basilio, Santo Stefano, San Girolamo, San Michele. Nomi di tante chiese grotte e località, vicine e lontane dal centro abitato. Le fonti archeologiche e, per certi versi, quelle scritte ci riferiscono che la popolazione gravinese si aggregò nella vallata della "Gravina" proprio intorno ai luoghi di culto cristiani. Le tante chiese-grotte con i loro villaggi costituirono le parrocchie "ante litteram", che diedero vita alla prima "Chiesa Madre" retta da un pastore di Cristo. Questi non fu vescovo, ma certamente un "Parroco arciprete" o abate, rettore della sua parrocchia e coordinatore di tutte le altre minori. Le fonti storiche delle diocesi dell'Italia meridionale ci riportano che la Chiesa di Gravina fu governata dai prelati della metropoli di Otranto sino al 1068. Si sa, infatti, che Liutprando, vescovo di Cremona, per ordine di Ottone I, imperatore di Germania si recò alla corte di Niceforo Foca (imperatore d'Oriente), ove riferì che Polieuto, patriarca di Costantinopoli, aveva ricevuto ordini: di elevare a metropoli la diocesi di Otranto (968), coll'autorità di istituire e consacrare i vescovi delle Chiese di Acerenza, Tursi, Gravina, Matera. Incarico secondo il rito greco. La relazione di Liutprando non ci ha tramandato il nome del primo vescovo consacrato per la costituita diocesi di Gravina. In particolare la bolla di Papa Alessandro II del 13 aprile 1068 attesta che la diocesi di Gravina fu affidata alla giurisdizione dell'arcivescovo di Acerenza. Quindi da queste fonti sappiamo per certo che dal 968 esisteva la diocesi gravinese, che poi per vicissitudini varie risultò priva di vescovo quando divennero feudatari di Gravina i conti normanni di Casa Altavilla. Umfrido normanno, conte e signore di Gravina, nel 1091 convinse Arnaldo, arcivescovo di Acerenza a consacrare vescovo della diocesi di gravina il sacerdote Guido. Il conte con opportuno atto pubblico di notar Sando, assicurò il ripristino della diocesi “diu orbatam pastore” e dei vescovi, donando le decime su tutti i prodotti del territorio di Gravina, concedendo alla Chiesa il diritto di avere il forno, il mulino, il mattatoio, nonché il diritto di piantare alberi, seminare, pascolare animali, tagliare legna. Egli stesso sponsorizzò la costruzione della cattedrale e dell'episcopio a ridosso del suo castello, costruito sulle strutture del vetusto castello "saraceno" sul ciglio della "Gravina" di Sud-Ovest fra i due rioni Fondovito e Piaggio. Dal settembre 1091 Gravina, quindi, potè fregiarsi della nuova sede vescovile con pastori che assicurarono alla città dignità e prestigio e l'onore di essere elevata a marchesato e ducato con i discendenti di Casa Orsini. Dal 1091 al 1986 la diocesi di Gravina è stata retta da 70 vescovi, a cui si aggiungono i vescovi Tarcisio Pisani, Agostino Superbo, Mario Paciello, pastori della nuova circoscrizione ecclesiastica (diocesi) di "Altamura-Gravina-Acquaviva". Nei suoi 2000 anni di episcopato si sono avvicendati ben 22 periodi di sede vacante di durata ora breve ora di diversi anni. La lunga storia della vetusta diocesi è durata sino al 30 settembre 1986, quando la Santa Sede decretò la nuova diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, con sede in Altamura. Quell'evento toccò profondamente la coscienza dell'intera città. privata di un titolo plurisecolare e di un privilegio segnato da tanti eventi; determinò una gran sommossa e protesta del popolo di Gravina, che murò le porte della cattedrale e di tutte le chiese parrocchiali, ostacolando la partecipazione alle sacre funzioni di tutti i cristiani della città. Fu la fine di una storia episcopale autonoma, che aveva influito sulla vita sociale e politica della popolazione gravinese, che si sentì defraudata e avvilita senza darsi una ragione.


Fedele Raguso, calendario 2005 dell' Ass. "Amici della Fondazione E. Pomarici Santomasi"

Home Page | Città e Territorio | Manifestazioni | Palazzo di Città | Politica e cultura | Cerca - Contatti | Leggi i giornali | Fotogallery | Mappa del sito


Torna ai contenuti | Torna al menu