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Chiesetta campestre San Lorenzo

Città e Territorio

Gravina in Puglia Chiesetta campestre San Lorenzo


Sul piano della collina “Petramagna”, nel novecento o mille dopo Cristo, fu costruita una chiesetta in onore di San Lorenzo. E quella zona doveva essere come quelle denominate, ancora oggi, Sant’Angelo, San Giacomo, San Paolo sulla via “maricello”. Tutte queste zone erano gruppetti di case abitate, gestite dai padri benedettini che abitavano nella nostra città e nelle zone limitrofe, insegnando ai nostri Antenati il lavoro, mettendo in pratica l’insegnamento di San Benedetto ai suoi Monaci: “Ora et labora” “Preghiera e lavoro”. Tradizione benedettina vissuta sino agli anni ‘50, quando ancora nelle nostre campagne e nelle nostre case, a sera si recitava il Rosario, e prima di mangiare, la preghiera e il segno della Croce, e a sera, prima di spegnere il lume a petrolio in campagna, o a casa, il massaro o il contadino più anziano, o la nonna, o la mamma auguravano a tutti la buona notte dicendo: “Gesù e Marì”, e si rispondeva: “Sempre Marì!” Tempi di serenità, di gioia, di lavoro e di pace. La chiesetta San Lorenzo fu costruita con quattro ingressi ad archi, e una piccola cupola sormontata da una crocetta in tufo. Oggi, la parte posteriore l’ingresso, è coperta di terreno e ai lati pietre a muretto proteggono lo spazio adiacente per proteggerli dal terreno invadente nelle varie calamità. Ancora un’altra scoperta della religiosità gravinese.

Mons. Angelo Casino

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