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Auguri signor sindaco. Auguri Gravina

Politica e cultura

Auguri signor sindaco. Auguri Gravina


In questi giorni di festa, hanno osservato in tanti, la città di Gravina è diventata "città normale". Come in altri centri urbani quasi tutte le vie sono illuminate per l'occasione natalizia e il centro storico è goduto, più frequentato, ammirato. E le bancarelle dei mercatini catturano i curiosi, in tanti, in verità. La comunità si scambia gli auguri; le vetrine ben allestite sollecitano i cittadini ai consumi, qui da noi. Modeste spese, naturalmente, vista la crisi, ma abbastanza, affermano i negozianti. Più sereni quest'anno, gli operatori del commercio, sempre scettici sui comporta menti dei compaesani, abituati allo shopping fuori.
Quasi controcorrente, quest'anno, Gravina si presenta come una "città normale". Tutte le iniziative promosse o incentivate dall'amministrazione comunale vengono seguite con ammirazione. Riscoprire i luoghi suggestivi e le bellezze culturali di Gravina, in questi giorni di festa, ci aiuta a ripensarla la città, ad additarla agli amici di fuori, per ridargli la dignità di un tempo. Per troppo tempo la città di Gravina si è presentata come stordita, appiattita in un vivere senza entusiasmo. Per troppo tempo la politica del tanto peggio tanto meglio, la politica del ricatto, della calunnia, del si dice; la politica dell'indifferenza e dello snobismo; la politica del "non sono riuscito io, non riuscirà nessuno", pare, stia segnando il passo. Uomini manichini in mano a terzi, uomini abbarbicati al piccolo interesse personale, uomini senza scrupoli ed ingrati, abili a dividere e a denigrare, pare, siano stati ben individuati e messi nelle condizioni di non nuocere.
La classe cosiddetta politica della città non brilla per responsabilità e senso civico. Qui da noi tutti i partiti e i movimenti politici, che si sono guadagnati lo spazio di maggioranza amministrativa, sono, come si suol dire, in crisi, divisi al proprio interno, gli uni contro gli altri armati. E alcuni degli eletti pensano di aver toccato il cielo. E la minoranza mostra un certo senso di responsabilità, pare, per nostra fortuna. Tanti arrivismi qui da noi: ma per fare cosa? Per andare dove? Se lo chiedono in tanti. Forse per incidere e continuare a ricattare? Ma nell'aria c'è qualcosa di nuovo: ogni "dissidenza" non ha più terreno fertile.
Auguri signor sindaco.
La città di Gravina, quella laboriosa e seria, aborrisce i tatticismi e i giochi di palazzo. Gravina sta diventando una "città normale".
Auguri signor sindaco.
Gravina, metti fuori tutta quella attrattiva che manifestavi nei tempi andati. Perché sei una delle più belle della Puglia. C'è bisogno di uomini che agiscano in prima persona, uomini disposti a dare per il bene comune.
Tu, Gravina, hai germogli di vita da far invidia a tanti. Hai tesori di arte, di paesaggi, di cultura, di generosità, di coraggio da non essere seconda a nessuna. Hai figli che se lasci loro spazio, ti sapranno ridare il decoro e la nobiltà di un tempo.
Auguri signor sindaco. Sii coraggioso. La città, ti segue, è fiduciosa. Non accettare soprusi. Sii forte con i prepotenti, leale e generoso con i più deboli. La strada, tutta in salita, comprendiamo, padroneggila e tutto sarà più facile.
Auguri signor sindaco, auguri Gravina.
Prof. Michele Gismundo
25/12/2012

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