Gravina in Puglia, notizie, storia, cultura,politica,turismo


Vai ai contenuti

Antichi orologi pubblici, l’orologio “Frassoni” di Palazzo di Città

Città e Territorio

Gravina in Puglia - L’orologio “Frassoni” di Palazzo di Città


Nel 1937 il Comune di Gravina decise di realizzare una facciata più decorosa e imponente su uno dei tre ingressi dell'ex convento di San Francesco, sede del Municipio. Si privilegiò la trasformazione della facciata prospicente la via Capuana (oggi via Vittorio Veneto), più idonea per l'esposizione e facilmente raggiungibile da tutti i rioni di Gravina. La facciata della vecchia struttura conventuale fu demolita per far posto ad un'altra degna di un Municipio moderno e prestigioso. Mentre procedevano i lavoro edilizi il podestà provvide a far contattare ditte produttrici di orologi da torre, per avere notizie e preventivi di spesa. La proposta più conveniente fu quella dell'Antica e Premiata Fabbrica orologi da torre Fratelli Frassoni fu Pietro di Rovato (Brescia), che si aggiudicò la gara per la fornitura. Il quadrante ha un diametro di m. 1,40, macchina m. 1,20, altezza m 0,85, lunghezza m 0,65. Tutte le ruote dei movimenti in bronzo fosforoso completamente tornite e fresate dal pieno nella loro dentatura. I pignoni massicci sono in acciaio a dentatura fresata. La banchina di un sol pezzo piallata alla base. Ai supporti e platine vi sono fissate le bronzine a viti per rendere scorrevoli i movimenti. La suoneria è a rateau a ripetizione. Lo scappamento è a Sevil con forchetta di richiamo. Il pendolo batte i secondi. Il funzionamento dell'orologio durante la carica mantenuto da un dispositivo automatico e le sfere esterne al quadrante luminoso sono regolate a mezzo di un quadrantino interno all'orologio. I lavori furono ultimati e consegnati all' amministrazione il 27 aprile 1938. Ne seguì una cerimonia di inaugurazione al suono dei rintocchi del nuovo orologio, ammirato dai cittadini, alla presenza dei gerarchi fascisti, autorità civili e militari, locali e provinciali. L'orologio "Frassoni" fu affidato alla manutenzione e cura di impiegati comunali: Domenico Erriquez, Salvatore Capicciuti, vigile urbano; agli orologiai Gramegna, padre Salvatore e figlio Vincenzo. La morte di quest'ultimo determinò un lungo periodo di abbandono degli orologi pubblici, che ripresero a funzionare regolarmente in tempi differenti , dopo gli opportuni interventi di restauro e rimessa a posto. La manutenzione, attualmente, è affidata ad Alfonso Tambone, orologiaio di Gravina, che assicura la cura ordinaria, la lubrificazione degli organi e la carica quotidiana, come vincitore di appalto sin dal 1999.

Michele Gismundo
Fedele Raguso - Marisa D'Agostino, Tempo e orologi, Pubblicità & Stampa Altamura 2002

Home Page | Città e Territorio | Manifestazioni | Palazzo di Città | Politica e cultura | Cerca - Contatti | Leggi i giornali | Fotogallery | Mappa del sito


Torna ai contenuti | Torna al menu